La cheratosi pilare è una condizione comune della pelle, per lo più innocua, che provoca piccole protuberanze o chiazze sulla cute, ruvide, bianche o rossastre.
Anche se può verificarsi a qualsiasi età, la cheratosi pilare colpisce principalmente bambini e adolescenti.
I sintomi spesso migliorano fino a scomparire completamente all'inizio della vita adulta.
Conosciamo meglio questa condizione e cosa è possibile fare per migliorarla.
Cheratosi pilare nei bambini: le cause
La cheratosi pilare è causata dall'accumulo di una proteina della pelle, chiamata cheratina.
L'eccesso di cheratina può bloccare i follicoli piliferi e i pori, formando piccole protuberanze dure al tatto.
La ragione dell'accumulo di cheratina è sconosciuta, ma spesso si verifica insieme ad altre condizioni della pelle, come la dermatite.
Nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione genetica che si trasmette nelle famiglie.
Inoltre, la cheratosi pilare è più comune in inverno, quando la pelle tende ad essere più secca.
Come accennato, la cheratosi pilare è in genere più comune nei neonati, nei bambini e negli adolescenti e può anche peggiorare intorno alla pubertà.
Alcuni fattori di rischio possono predisporre i bambini a sviluppare la cheratosi pilare, che è infatti più comune nei bambini con pelle molto chiara, asmatici, diabetici, in sovrappeso o che soffrono di eczema.
È stato anche ipotizzato che una carenza di vitamina A possa predisporre allo sviluppo della cheratosi pilare.
Si tratta comunque di una condizione comune, che per molti dermatologi non è considerata una vera e propria patologia, ma una caratteristica della pelle.
Infatti, circa il 50-80% degli adolescenti e il 40% degli adulti sviluppano la cheratosi pilare ad un certo punto della loro vita.
È bene ricordare che la cheratosi pilare non è contagiosa.
Quali sono i sintomi della cheratosi pilare?
La cheratosi pilare di solito si manifesta con piccole lesioni in rilievo sulla cute, simili a piccole bollicine, di colore bianco o rosso, che compaiono principalmente su aree di pelle secca, nella parte superiore delle braccia, sulle cosce, sul petto e, a volte, anche sul viso.
Alla vista, le lesioni ricordano la superficie punteggiata delle fragole. Al tatto, invece, la pelle risulta molto ruvida e, a volte, le piccole protuberanze possono causare prurito e irritazione.
Alcune delle lesioni possono anche contenere un pelo incarnito.
I rimedi per la cheratosi pilare nei bambini
La cheratosi pilare non è pericolosa, quindi di solito non è necessario trattarla.
Per alcune persone, le protuberanze scompaiono da sole o diventano meno evidenti intorno ai 30 anni.
Accade anche che le protuberanze scompaiono in estate e diventino più evidenti solo in inverno.
Se però questa condizione causa fastidi, l’utilizzo di prodotti delicati sulla pelle sia per la detersione che per l’idratazione può aiutare ad alleviare i sintomi.
Di seguito sono riportati 6 consigli per ridurre i fastidi legati alla cheratosi pilare nei bambini:
- Fare in modo che il bambino non si gratti, perché la pelle si potrebbe irritare ancora di più e potrebbero comparire delle cicatrici;
- Evitare l'uso di prodotti chimici aggressivi, che possono seccare la pelle;
- Lavare la cute del bambino con un detergente delicato e senza saponi, con acqua tiepida, piuttosto che calda, e per non più di 10-15 minuti;
- Tamponare delicatamente la pelle del bambino senza strofinare, e applicare subito una crema idratante, anche più volte al giorno. Infatti, la pelle secca può causare un peggioramento della cheratosi pilare;
- Evitare detergenti e creme che contengono sostanze chimiche che possono risultare aggressivi e causare secchezza della pelle e irritazione;
- Evitare di far indossare al bambino abiti stretti o in tessuti sintetici che creano attrito sulla pelle.
Purtroppo, la cheratosi pilare non si può prevenire.
Tuttavia, evitare che la cute si secchi molto, seguendo attentamente una routine di cura della pelle che sia adatta a questa condizione, può aiutare a ridurre al minimo l'aspetto delle lesioni.
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